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Un popolo che lotta per i propri diritti e uno stato che segretamente gli fa guerra. Il travaglio del popolo nativo americano emerge dalle tante storie umane di suoi leader. Nel febbraio del 1976 viene ritrovato il corpo di una giovane donna in un punto disabitato della riserva Pine Ridge, l'autopsia ufficiale attribuisce la morte a congelamento. Entrambe le mani vengono tagliate e spedite a Washington per la rilevazione delle impronte digitali, mentre il corpo viene seppellito frettolosamente, senza i documenti legali. Quando l'FBI identifica il cadavere con Anna Mae Aquash, attivista dell'Indian American Movement, i suoi amici chiedono una seconda autopsia, nella quale si scopre che la donna è stata uccisa con un colpo sparato alla nuca. Questo libro racconta la vita di Anna Mae Aquash, dall'infanzia agli anni della guerra segreta condotta dall'FBI contro il movimento dei diritti dei nativi, e l'autrice denuncia l'aperto disinteresse del governo e della polizia nel far luce sui veri responsabili di questa morte.